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FRANCESCO LUPANO

P1030901Da tempo questa breve lettera era nel cuore,ma grande difficoltà vi era nel comporla:” Francesco mio angelo in questa avventura”.La difficoltà,appunto,stava nel raccontare,ma sopratutto nel rivivere quei 15 giorni passati assieme,dove non ci sarebbe stata storia senza parlare di Lui in quanto legato profondamente alle mie emozioni che erano anche le sue.Così oggi ho avuto il coraggio di parlare di Francesco sperando che il mio dire non sia troppo inadeguato per la sua grandezza.
Sulla canotta dell’arrivo ad Assisi,sul retro, vi è stampato la foto delle mie due figlie e di Sonia con la scritta :”corro con i miei angeli”.In questa avventura Francesco ha incarnato la mia famiglia dove esistono rapporti profondi e particolarissimi che solo con i figli si hanno.Ecco,si,Francesco è stato ed è quel rapporto così bello ed autentico,quel rapporto fatto di gioia,stanchezza,riscatto,passione e voglia di giocare e mettersi in gioco nella vita.Per 15 giorni,nonostante le preoccupazioni lavorative e famigliari,ha corso con me fianco a fianco,ma cosa dico…..dentro di me,nei miei pensieri e nelle mie gambe.Quante volte per Radio mi ha dato energia,quante volte durante i momenti difficili lo chiamavo :” Francesco,ci sei?”…….”Si,Domenico,ci sono!!!” e questa era la più bella risposta che sentivano le mie orecchie ed il cuore.Quanta fatica ha speso nel prepararmi da mangiare,nel lavare i panni,nell’aspettare il mio arrivo al punto prestabilito,ma sopratutto garantire la mia sicurezza pianificando attimo dopo attimo anche i 100 metri che dovevo percorrere,il tombino da evitare,la radice che affiorava dall’asfalto.La sua postazione nel furgone sembrava un’astronave tra Pc,navigatori,radio e smartphone.Non ho mai capito come abbia fatto.Ha sopportato il mio russare per farmi dormire e notti per scrivere gli articoli.Ha vissuto appieno questa esperienza ed i contatti con la gente e ciò gli ha dato tanto,ci hanno dato tanto.L’ho visto piangere più volte e raramente lo si vede per il suo carattere riservato in ciò.Si piangeva spalla a spalla,ma lui sempre con la preoccupazione di cogliere l’attimo con la sua macchina fotografica o la scena con la telecamera.Voleva starmi vicino,sostenermi,ma mai avrebbe pensato che in questa avventura sarebbe stato protagonista perchè protagonista era il nostro rapporto quaotidiano,le nostre mete ed i nostri desideri.
Caro Francesco
conserva come gioiello questa avventura costruita assieme perchè rispecchia la preziosità del tuo esistere e quando cercherai una voce sentirai sempre questa risposta :” Si,Francesco,io ci sono”
Grazie Francesco
Tuo suocero
Domenico
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