Blog

VERGHERETO (FC) – SANSEPOLCRO (AR) – 17 MAGGIO 2016 – 11° GIORNATA

L’undicesima si presentava – da programma – una giornata tranquilla.

Quella che sulla carta sembrava una giornata più leggera e di recupero della fatica di ieri si è manifestata in tutta la sua durezza: continui saliscendi ripidi anche del 10-12% che mi hanno costretto a continui cambi di assetto nella postura. Il corpo non ha atteso molto a presentare il conto: un interessamento al ginocchio che via via si faceva sempre più doloroso, probabilmente ha coinvolto il muscolo gluteo a scendere per tutto il bicipite femorale.

Proprio nel momento in cui la cosa si faceva sempre più insopportabile arriva un messaggio dalla mia nipotina Naomi: “Caro nonno Domenico, prego che arrivi fino ad Assisi senza dolori e complicazioni. Sei FORTE continua così”.

Non potete immaginare quante emozioni mi siano cominciate a frullare in testa, dalla commozione iniziale fino ad un sempre maggior controllo di quella voce di dolore che i poveri muscoli stavano gridando. Meraviglioso come la gioia sia capace di scacciare la sofferenza.

A questo punto i tanti chilometri che mancavano all’arrivo hanno cominciato a generare le cose belle dell’essere in viaggio. Dapprima l’incontro con la gente della strada. Un cicloviaggiatore, Moreno, partito da Monaco di Baviera e diretto a Terni che, una volta conosciuto lo scopo del mio progetto, ha voluto inquadrarsi nella foto ricordo.

Poi un gruppo di ciclisti di Padova impegnati a raggiungere Assisi, increduli di fronte alla faticosa ed impossibile – a dir loro – impresa.

Infine, il cartello di Sansepolcro, l’ultimo tratto in terra di Toscana prima di entrare in Umbria, la regione di destinazione.

Certo, sono arrivato fisicamente un po’ malconcio, ma anche qui a risollevarmi il bellissimo dono di poter incontrare e riabbracciare il mio amico Max che poi mi ha accolto in casa sua come un fratello.

Naturalmente sono scoppiate le lacrime a far esplodere la tensione e la spossatezza della dura tappa. Era arrivato il momento di dedicare la giusta attenzione al problema del ginocchio.

Per questo si è prodigato tutto il team di supporto da casa con le ripetute telefonate con la mia psicologa, Elena Pasquin, con il dr. Gianluca Gnoato, fisioterapista, che prontamente mi hanno suggerito le contromisure.

Ora sto molto meglio dopo un lungo massaggio decontratturante e gli esercizi di recupero. Probabilmente il terreno sconnesso, le salite ripide e le discese col carrello mi hanno messo alla prova fisicamente, ma lo spirito ha reagito prontamente e ad Assisi arriverò bene.

Posso dire con commozione che grazie a voi ho sentito il vostro sostegno diretto. Il vostro amore vale più delle maltodestrine e, soprattutto, rinforzano la mia mente ed il mio cuore.

Grazie a voi la prova di questa tappa, che poteva divenire una sconfitta, si è tramutata in vittoria non solo per me, ma per tutti quelli che sono vicini a questo progetto.

In fondo quel carrello lo stiamo tirando un po’ tutti. Domani piccola frazione perché oggi,senza accorgermi,abbiamo fatto più km del previsto.

Al confine con l’Umbria mi aspetta una staffetta di polizia che sarà la mia scorta. Spero di fare bella figura affinché non mi portino dentro eheh o forse perché mi scortano perché sono poco raccomandabile e pazzarello…….su questo hanno ragione. VI VOGLIO BENE perché sento più di un cuore in me,il vostro.

Sento altre gambe oltre le mie,le vostre!!

P1020766bis P1020769bis P1020778bis P1020780bis P1020786bis P1020796bis P1020800bis P1020818bis P1020820bis P1020822bis P1020829bis P1020831bis P1020848bis P1020849bis P1020861bis P1020864bis P1020867bis P1020871bis P1020878bis P1020880bis P1020889bis P1020890bis P1020893bis P1020905bis P1020914bis P1020921bis P1020930bis P1020937bis P1020942bis P1020946bis P1020953bis P1020963bis P1020966bis P1020968bis P1020970bis P1020973bis P1020974bis P1020981bis

Related Posts